Il Festival della cultura a 360°
Il festival nasce tra il 2009 e il 2010 da una felice intuizione del direttore artistico, l’architetto Massimiliano Martorelli, che dopo aver costituito l’associazione Vulcaniafelix e messa assieme una squadra di volontari assai tenaci, daranno vita a quello che in pochissimi anni è diventato il format di riferimento dell’Agro sarnese. Il Festival è costituito da tre sezioni: arti visive, letteratura e saggistica e artigianato e modellismo.
Obiettivi raggiunti dai volontari dell’associazione VulcaniaFelix:
- Nei primi cinque anni di autogestione sono state rimosse le numerose microdiscariche accumulatesi in decenni di incuria, che sfregiavano i terrazzi e il belvedere del complesso, sede del festival.
- È stato inaugurato nel luglio 2010 il complesso San Domenico-San Vincenzo Ferreri.
- È stato realizzato nella città di Sarno il primo caffè letterario embrionale con la presentazione di testi e seminari all’ombra dell’antica torre del borgo.
- È stato realizzato, limitatamente al periodo del festival, il primo museo d’arte contemporanea della città di Sarno.
- È stato presentato a Terravecchia nell’ambito del festival un nucleo d’auto d’epoca (per la prima volta entro l’antico borgo).
Il Festival è affiancato dal Premio TerravecchiArt, dalle Menzioni d’Onore e speciali.
Negli anni tra le Menzioni d’Onore ricordiamo il Maestro Angelo Casciello, la Prof.ssa Anna Crescenzi ed il Prof. Elio Alfano
Tra le figure insignite del prestigioso Premio TerravecchiArt ricordiamo: 2011 – Sua Eccellenza Mons. Franco Alfano, Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia – 2012, la Croce Rossa Italiana – 2015, il performer e fotografo Enrico Grieco, unico fotografo in sala di registrazione per “Don Raffaè” con Fabrizio De Andrè e Roberto Murolo – 2014, il Prof. Riccardo Dalisi, premiato nel 1981 col Compasso d’Oro per la caffettiera napoletana prodotta dalla Alessi.